giovedì 26 marzo 2009

Feltre - Campo Giovanissimi (3°,4° 5° anno scuole superiori)


Feltre (BL), (localmente pronunciato Fèltre /'fɛltre/) è un comune di 20.689 abitanti del Veneto settentrionale ed il centro principale del feltrino.
Centro principale del territorio feltrino è la città di Feltre (325 m), situata ad occidente del fiume Piave e alle pendici delle Dolomiti e, più in particolare, delle Vette Feltrine, chiusa a sud dal Monte Tomatico che domina imponente la Val Belluna. Attorno all'insediamento storico più antico della città, aggrappato sulle pendici di un colle (denominato "Colle delle Capre"), si sviluppano i quartieri più moderni.
Secondo Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, III,130), l'antica Feltria fu fondata dai Reti (oppido retico) con le città di Trento e di Verona. Discusso il toponimo: taluni lo avvicinano alla lingua etrusca (Felthuri, cioè città di Fel) osservando un'assonanza con Velhatre (Velletri).Conquistata dai Romani, Feltria divenne municipium e in età imperiale conobbe un notevole sviluppo economico ed urbanistico.
La crisi e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e le invasioni dei Goti fecero decadere Feltre che passò più tardi ai Longobardi del ducato di Ceneda. Di quel periodo resta traccia nel toponimo di Farra (dal germanico Fara, "accampamento"). La città passò in seguito ai Franchi di Carlo Magno e quindi al suo successore Berengario, re d'Italia.
Durante il XIII e il XIV secolo Feltre fu coinvolta nelle tragiche vicende legate alla signoria dei Da Romano (con il noto Ezzelino), finendo infine sotto il potere dei Da Camino. A questi seguirono i Carraresi, dal 1315 al 1337, gli Scaligeri di Verona e, infine, i Visconti di Milano.
Nel 1404, alla morte del duca di Milano Giangaleazzo Visconti, Feltre, non potendosi più difendere da sola dalle mire dei Carraresi, preferì seguire l'esempio di Vicenza e sottomettersi alla Repubblica di Venezia.
Nel 1797, caduta Venezia, il Feltrino fu occupato dai francesi di Napoleone.
Dopo il Congresso di Vienna che, pur tendendo a ristabilire lo status quo ante Napoleone, non ricostituì la Repubblica di Venezia, Feltre entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto, soggetto all'Impero d'Austria. Vi rimase fino al 1866, anno della sua annessione al Regno d'Italia a seguito di un plebiscito.
Gli austriaci tornarono con la Grande Guerra dopo la rotta di Caporetto, colpendo duramente la città e rimanendovi sino alla fine del conflitto.Il 19 luglio del 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, avvenne il famoso Incontro di Feltre tra Benito Mussolini ed Adolf Hitler.

Curiosità:

Ogni anno, l'ultimo fine settimana di maggio e il primo di giugno, si svolge la Rugbyfest Città di Feltre - Torneo dei bar Rugby 7, un torneo di Rugby Seven a cui partecipano giocatori non professionisti e professionisti dal Super 10, dalle serie minori e dai campionati esteri.
Fra le strutture sportive spicca il Palaghiaccio di Feltre, un impianto in grado di accogliere quasi 5000 spettatori. Fra le società che operano al Palaghiaccio, annoveriamo l'Artistico Ghiaccio Feltre A.S.D.
Dante Alighieri cita Feltre nel Paradiso (IX, 52-53) e probabilmente vi allude nell'Inferno (I, 105). Nella cantica dell'Inferno, quando il sommo poeta e Virgilio si trovano dinnanzi la lupa, emerge incalzante il "veltro", figura enigmatica soggetta a diverse interpretazioni: tra queste vi è, secondo una probabile lettura del verso "e sua nazion sarà tra feltro e feltro", quella di una persona originaria del Nord Italia, tra Feltre e Montefeltro. Nella cantica del Paradiso, invece, c'è un esplicito riferimento alla città in quanto il suo Vescovo, tal Alessandro Novello, nel 1314, è stato l'aguzzino di quattro ghibellini fuggiti da Ferrara e rifugiatisi presso di lui.


martedì 24 marzo 2009

areACinem@

«E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza…"» (Genesi 1,26). Da questa frase nasce lo spunto per la scelta dei film per il ritorno di areACinem@: una serie di pellicole che narrano storie di uomini, divise in due categorie, uomini frutto della fantasia di registi e sceneggiatori e uomini noti al grande pubblico, le cui gesta vengono riproposte sul grande schermo.
La prima parte del percorso è riservata appunto a uomini qualunque, ma che nelle storie che vengono raccontate attraverso la macchina da presa si trovano a fare i conti con scelte di vita tutt’altro che qualunque. Storie forti, in bilico fra la vita e la morte, che ci accompagnano in questo cammino quaresimale che come ogni anno ci introduce al triduo Pasquale e al più grande mistero della storia, ovvero la morte e la Resurrezione di Cristo.

CINEFORUM? ECCO PERCHE’…

L’introduzione di una sala multimediale perfettamente attrezzata per proiezioni cinematografiche all’interno del Ricreatorio Coassini offre lo spunto per il ritorno di areACinem@, il cineforum nato nel 2004 da un’idea di tre giovani appartenenti all’Azione Cattolica. Già allora uno dei nostri obiettivi – oltre ovviamente a quello di ammirare dei film di spessore in compagnia per poi poterne discutere insieme – era quello di riuscire ad aprire l’ambiente associativo al resto della comunità, ma anche di far varcare la soglia del ricreatorio a chi, per svariati motivi, non è molto propenso a farlo.

Parlare di cineforum nel terzo millennio può sembrare un azzardo: siamo nell’era dei comodissimi multisala, dei dvd, del file-sharing….ma tutte queste innovazioni non possono e non debbono impedirci di approcciarci al cinema in modo più profondo. Perché la “settima arte”, oltre a regalare emozioni, ci offre continui spunti di riflessione, di approfondimento culturale e (non di rado spirituale).
Il prossimo appuntamento è con "The life of David Gale":
LUNEDI’ 30 MARZO 2009 - inizio ore 20.00 - Ricreatorio Coassini

REGIA: Alan Parker
CAST: Kevin Spacey, Kate Winslet
SCENEGGIATURA: Charles Randolph
PRODUZIONE: USA
2003
Il film tratta il problema delle condanne a morte che in America si comminano con sempre maggior frequenza. Questa volta non si racconta un fatto di cronaca né si predilige il lato emotivo-sentimentale vissuto dalla vittima e dai suoi parenti. L'ottica scelta è prettamente di logica filosofica. Si vuole dimostrare l'inefficacia del mezzo e, soprattutto, la sua fatale fallibilità. Il film vuole però anche focalizzare l'attenzione sul ruolo degli attivisti cercando di individuare quale debba essere il giusto confine tra passione ideologica e fanatismo.